mercoledì 13 maggio 2009

Programma della coalizione che appoggia il candidato Sindaco Daniele Benedetti (Prima parte)











Programma del candidato sindaco Daniele Benedetti
e della coalizione di centro sinistra




Le nostre idee e quelle dei cittadini
per guardare insieme al Futuro





GIOVANI
CITTÀ E TERRITORIO
SVILUPPO E LAVORO
SOCIALE E SANITÀ, WELFARE E SPORT
CULTURA, ISTRUZIONE E FORMAZIONE
TURISMO
AMBIENTE E ENERGIA



IL PROGETTO – LE LINEE GUIDA


Un obiettivo ambito

Agire ogni giorno per rimuovere le situazioni di esclusione e di limitazione delle libertà e dei diritti delle persone: prima di tutto lavoro, casa, sicurezza, integrazione sociale, ospedale, istruzione, cure sanitarie e sociali.

Le priorità

Dare stabilità e fiducia alla nostra comunità e garantire una prospettiva condivisa di futuro, sviluppo e lavoro, affermando il protagonismo di Spoleto nello scenario regionale e di area vasta con la piena consapevolezza della sua vocazione internazionale.

Vogliamo confrontarci con le forze politiche, i gruppi, il mondo delle imprese e del credito, i comitati, le associazioni, i cittadini, non per riunire una semplice maggioranza elettorale, ma per dare vita ad un’alleanza forte di governo con coloro che condividono i valori della democrazia e della pace, del merito e della solidarietà, dell’etica pubblica e dell’equità sociale, della sussidiarietà tra le istituzioni e i cittadini, della sicurezza e della legalità, della partecipazione attiva e del pluralismo.

Con un sindaco giovane e competente ed una squadra coesa, rinnovata ed esperta nelle istituzioni locali e sovracomunali, nel territorio e nella città. Con un nuovo protagonismo sociale dei cittadini e con la consapevolezza delle priorità: prima di tutto i più deboli e la famiglia. Famiglia intesa nel modello tradizionale come nelle diverse forme che con la trasformazione della società si sono affermate, spesso nei fatti senza un pieno riconoscimento dei diritti. La nostra attenzione dovrà quindi essere rivolta, in egual misura, ai bisogni espressi dai differenti modelli di famiglia.
Con l'apporto di chi vuole impegnarsi per una città più unita, per l’affermazione dei giovani, delle intelligenze e del merito.

La Continuità nel Cambiamento

Perché ci riconosciamo totalmente nei valori del Partito Democratico e del centro sinistra. Perché nuovi, preparati, aperti all’Europa e al mondo devono essere le donne e gli uomini protagonisti della sfida per superare una crisi economica e sociale inattesa, profonda e complessa.
Per rispettare l’impegno che ci prendiamo: costruire il futuro di Spoleto insieme ai cittadini. Perché la città storica va riconnessa al territorio e Spoleto ha bisogno di consolidare la sua centralità e autorevolezza in Umbria attraverso relazioni positive con i territori limitrofi e con le istituzioni superiori (Provincia, Regione, Stato). Per portare a termine i programmi e i progetti, già pianificati e avviati dalla Amministrazione uscente continuando a lavorare per migliorare la qualità della vita della nostra comunità.

Per un nuovo patto di cittadinanza: rispetto delle istituzioni, separazione tra interesse pubblico ed affari privati, rapporto quotidiano con i cittadini; Dobbiamo aprire una nuova "questione morale" che indirizzi ogni comportamento sociale mediante il recupero del senso del limite e del rispetto delle regole, come garanzia del contratto sociale tra Comune e cittadini e tra i cittadini stessi. L'educazione alla cittadinanza attiva e quella alla legalità, devono costituire la base della democrazia partecipata e di una città solidale.
Per nuovo Patto per lo Sviluppo di Spoleto con gli attori dell'economia e del credito, del lavoro e delle professioni, del sindacato, della scuola e del welfare. Un “contratto” per aumentare la competitività e l'innovazione, combattere il lavoro precario, assicurare la formazione delle competenze e la sicurezza nei luoghi del lavoro.

l’Amministrazione Comunale, tre criteri su tutti: merito, trasparenza, efficienza.
Vogliamo una macchina comunale efficiente e trasparente, valutabile sulla base del risultato a garanzia del cittadino e delle imprese.
Dobbiamo coinvolgere i cittadini nella formazione delle scelte e metterli in condizione di conoscere sempre i risultati rispetto agli impegni assunti.
I servizi comunali devono servire per facilitare la vita delle persone.
Dobbiamo migliorare la comunicazione con i cittadini, anche con nuovi servizi.

10 PRIORITA' PER SPOLETO

Sviluppo Lavoro
Che lo Sviluppo e il lavoro debbano essere il primo punto di un programma che guarda al futuro può essere scontato, perché una vita migliore per tutti i cittadini è possibile solo attraverso lo sviluppo della città e del territorio. Non è altrettanto scontato realizzare uno sviluppo che sia davvero capace di creare posti di lavoro e quindi di dare certezze ai giovani e alle famiglie.
Questo è il nostro primo impegno, che porteremo avanti con un approccio ed una ricerca attenta delle opportunità per uno sviluppo sostenibile e duraturo a partire dalle filiere dell’ambiente e delle energie rinnovabili, del turismo, della cultura e dell’agricoltura di qualità, che più di altre,oggi, possono garantire nuovi lavori.
La stessa attenzione dovremo riservarla all’innovazione del sistema produttivo e al terziario di servizio, all’impresa come alla persona. Tutto ciò consapevoli della sfida competitiva nel quadro della crisi globale che stiamo attraversando. Siamo altrettanto consapevoli che l’obiettivo di sviluppo e lavoro può essere raggiunto solo se si creano le condizioni per una società più coesa, superando, una volta per tutte, le divisioni e la parcellizzazione della comunità locale, che impediscono una visione comune di sviluppo ed un programma condiviso di azioni e interventi.

I cittadini al centro
Dobbiamo avere come bussola i cittadini e non i servizi dell’Amministrazione (la scuola, l’ospedale, i centri sportivi, gli uffici comunali, ecc.).
Dobbiamo sostituire le scelte unilaterali con il confronto e la partecipazione attiva dei cittadini perché essi sono “i padroni di casa”. Dobbiamo fare in modo che la democrazia partecipata sia una scelta compiuta e definitiva garantendo i luoghi della partecipazione dal basso (comitati di quartiere e di frazione, difensore civico, conferma dell’assessorato alla partecipazione e ufficio della governance). I cittadini devono essere pienamente considerati “padroni di casa delle istituzioni” e le persone protagoniste del loro futuro.

Prima di tutto i piu’ deboli e le famiglie
Dobbiamo partire dai più deboli e dalle famiglie, perché se la città funziona per loro, funziona per tutti. CASA, LAVORO, SICUREZZA, difesa e potenziamento dell'OSPEDALE, CURE SOCIALI e SANITARIE, EDUCAZIONE e ISTRUZIONE sono gli obiettivi irrinunciabili del nostro impegno.
Nella nostra accezione la famiglia è intesa nel modello tradizionale come nelle diverse forme che con la trasformazione della società si sono affermate, spesso nei fatti, senza un pieno riconoscimento dei diritti. La nostra attenzione dovrà quindi essere rivolta, in egual misura, ai bisogni espressi dai differenti modelli di famiglia. Una attenzione costante dobbiamo rivolgerla alla parità di genere e ai processi di inclusione e integrazione sociale, considerando i migranti, al pari di ogni cittadino, portatori di diritti e doveri.

Una città per i giovani
Dobbiamo favorire l’integrazione generazionale in tutti i settori della vita. Spoleto deve diventare una città per i giovani, competenti, aperti all’Europa e al mondo. Dobbiamo garantire loro gli strumenti sufficienti per l’istruzione e la formazione, dobbiamo metterli nella condizione di poter decidere il proprio futuro. Il benessere e la formazione passano anche per la vita sociale e di relazione ed allora ci impegniamo a soddisfare i loro bisogni per un tempo libero più qualificato, dallo sport, alle attività espressive e aggregative. L’obiettivo ultimo e primo resta la crescita della nostra comunità per la quale dobbiamo liberare le intelligenze e impiegare appieno le competenze dei nostri giovani invertendo la tendenza di “fuga dei cervelli migliori”.

Una città territorio
Dobbiamo riscoprire l’identità e l’orgoglio di essere spoletini assicurando la stessa attenzione alla città storica ed alle frazioni, ai quartieri e alle periferie perché il territorio, con tutto ciò che contiene ed esprime, è il vero patrimonio della nostra comunità. Dobbiamo applicare un modello di sviluppo che garantisca all’intera comunità una omogenea qualità dei servizi (strade, illuminazione, spazi verdi, scuole, ecc.).
L’obiettivo a medio termine, in linea con la Programmazione regionale (cfr. DST) è quello di ricucire il territorio, considerando il centro storico cittadino fulcro di un sistema che lo connette ai borghi e ai castelli, al paesaggio e alle aree rurali. Dobbiamo puntare alla costruzione di una rete materiale e immateriale, che valorizzi e affermi i centri e i nuclei storici minori del territorio comunale e gli ambiti rurali a dominante naturalistica, come principali nodi di accesso al paesaggio e come fattori di sviluppo sostenibile. La Città – Cerniera, una delle nostre principali idee forza si deve trasformare in destinazione con “massa critica” sufficiente e funzionale per superare le criticità riscontrate prima fra tutte la permanenza media dei turisti, oggi attestata su una preoccupante media di 1,5 gg.

Ambiente e qualità urbana
Dobbiamo tutelare e valorizzare l’ambiente, il paesaggio e le tradizioni perché sono una ricchezza che racconta la nostra storia ed un patrimonio che può produrre nuove economie (una per tutte il turismo verde). Il “nostro” modo di governare non può prescindere anche dall’adozione generalizzata di sistemi di partecipazione informata dei cittadini, rendendoli più efficaci e trasparenti.
In particolare dobbiamo sostenere i processi partecipativi delle Agende 21 locali, rispettare le procedure di VIA, coinvolgendo, anche con questi strumenti, i territori e le popolazioni interessate dalla localizzazione di grandi opere e infrastrutture, riducendo e governando le ragioni di conflitto.
Specificatamente per il nostro territorio si dovranno proseguire e riaffermare tutte quelle azioni già previste nell’ambito di Agenda 21, che si pone come obiettivo la promozione ed il raggiungimento di uno sviluppo sostenibile anche e soprattutto dal punto di vista della sicurezza sul posto di lavoro. Citiamo a titolo esemplificativo alcuni esempi:
- Salvaguardia del patrimonio naturale;
 Impegno forte per dare attuazione al nuovo Piano R.G. Rifiuti, per la raccolta differenziata e soprattutto per il contenimento della produzione dei rifiuti;
 Gestione delle acque e del suolo confermando la scelta per la gestione pubblica del sistema idrico integrato;
 Politiche energetiche e fonti rinnovabili – realizzazione del Piano Energetico Comunale (efficienza energetica edifici pubblici, individuazione siti per FERN, sportello Energia, percorsi formativi per cittadini e professionisti, agevolazioni per i cittadini finalizzate all’installazione di pannelli solari e fotovoltaici, ecc..);
 Agricoltura e biodiversità - recupero e valorizzazione degli ecotipi e delle caratterizzazioni colturali, sicurezza alimentare e tutela dei consumatori, promozione della filiera corta, agricoltura biologica e di qualità, marchio ombrello per le produzioni della tradizione locale, ecc.;
 Favorire la certificazione EMAS delle aziende che operano sul territorio.

Più Spoleto in Umbria
Dobbiamo fare in modo che l’autorevolezza di Spoleto si traduca nel suo protagonismo in Umbria e che la città ritorni ad essere guida per la sua forza culturale e intellettuale. Dobbiamo continuare a difendere con determinazione tutte le istituzioni e i servizi che ci qualificano, a cominciare dal TRIBUNALE.
Dobbiamo aprire una nuova stagione di alleanze sociali, istituzionali ed economiche con le energie propositive e creative, con i territori circostanti, con le istituzioni provinciali, regionali e nazionali. Dobbiamo lavorare perché Spoleto affermi le sue peculiarità, esperienze e vocazioni nel contesto di area vasta e regionale nella logica del policentrismo.

Spoleto per la cultura e la formazione
Dobbiamo riaffermare il ruolo che la cultura svolge nella “formazione del pensiero” e nella “crescita della persona”, prima che di volano per lo sviluppo e per il lavoro.
Dobbiamo mettere in campo un grande progetto per l’istruzione, la formazione e la diffusione delle conoscenze.
Dobbiamo organizzare una struttura di management culturale per valorizzare e rendere produttivo il grande patrimonio intellettuale, artistico, ambientale, storico e monumentale di Spoleto.


Una squadra per Spoleto
Dobbiamo stimolare l’assunzione di responsabilità diretta e personale da parte di chi è disposto a impegnarsi per Spoleto. Dobbiamo mettere in campo una squadra dinamica, autorevole e collegiale, che qualifichi tutte le rappresentanze della comunità locale, dall’amministrazione comunale alle altre istituzioni pubbliche, che abbia riferimenti autorevoli in Provincia, in Regione e in Parlamento.

Spoleto piazza del mondo
Dobbiamo restituire a Spoleto tutto il valore della sua immagine e della sua collocazione internazionale. La città come crocevia per l’incontro delle culture e degli stili di vita, piazza delle eccellenze per lo scambio delle conoscenze e delle idee, “città teatro e dello spettacolo”, “città della musica”, “città dei saperi e della conoscenza”, “città vetrina”.
In questo contesto dobbiamo confermare tutto l'impegno per la piena valorizzazione dei nostri “tesori”: Festival dei Due Mondi, Teatro Lirico Sperimentale, Centro Studi sull'Alto Medioevo.
Dobbiamo coinvolgere le migliori professionalità per riposizionare sui mercati nazionali e internazionali, nel posto che compete a Spoleto, l’offerta turistica e culturale, riqualificandola per originalità e “regalando” al turista esperienze uniche, emozioni e ricordi.

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