martedì 12 maggio 2009

Le baruffe inventate. Un brutto inizio di campagna elettorale

Con una trovata davvero di dubbio gusto, politico e giornalistico, si è creata artificiosamente una stucchevole polemica basata sul nulla. Un semplice controllo delle fonti, e un doveroso richiamo al controllo di legittimità intorno al deposito dei simboli di partito, avrebbero evidenziato che si trattava di una non notizia.

Evidentemente, il lavoro serio e rigoroso non serve. E non basta.
Non è sufficiente il lavoro di rinnovamento per costruire una lista autorevole e in grado di offrire idee per l'amministrazione di questa città.

Pur di attrarre qualche lettore - e distrarre qualche elettore - si inventa dal nulla una polemica che per quanto ci riguarda è morta sul nascere.
Il confronto, se lo si vuole, lo si abbia sui programmi e sulle idee.
Per le baruffe isteriche e distruttive, inventate per non si sa quale scopo, non c'è più tempo.

Di seguito, vi offriamo la cronistoria di un desolante episodio, inventato da non si sa chi per suscitare uno scandaletto di grossolana fattura.

Complimenti vivissimi al o agli inventori.


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Primo episodio.
Interpreti: Daniele UBALDI, REDATTORE DI DI SPOLETO ON LINE, ALTRI(?).


Una volta gli scontri erano fra bolscevichi e menscevichi, poi tra trotskisti e stalinisti: a Spoleto ci sono i pensiani e i calabresisti. Pare proprio destinata al ricorso la vicenda delle liste di Rifondazione comunista e di Sinistra per Spoleto, i cui rappresentanti si accusano a vicenda di
irregolarità. E' di ieri pomeriggio la notizia che Rifondazione ha presentato, per le amministrative di Spoleto del prossimo 6 e 7 giugno, un simbolo in tutto e per tutto uguale a quello delle europee, vale a dire bandiera rossa con falce e martello, le scritte - intorno al simbolo - di "Sinistra europea", "Socialismo 2000", "Gue/Ngl" e "Consumatori Uniti" e, infine, "Rifondazione" sopra la bandiera e "Comunisti italiani" appena sotto. Se non che Pensa e compagni non hanno fatto i conti proprio con il partito di Diliberto che, almeno alle amministrative di Spoleto, appoggia il candidato Giampiero Calabresi di Sinistra per Spoleto, con tanto di simbolo affiancato a quello del capogruppo uscente Pdci. Il segretario regionale dei Comunisti italiani Stefano Carpinelli starebbe in questo momento valutando l'ipotesi di presentare un ricorso cautelativo per il partito da lui rappresentato. Ma non è tutto. E' di queste ore la notizia - ancora in attesa di conferma - che un provvedimento analogo sarebbe in procinto di esser preso dai Socialisti riformisti nei confronti di Calabresi e compagni, "rei" - almeno è quanto sta valutando la segreteria del partito di Tulipani e Stella - di aver "tratto ispirazione" dal simbolo di Sinistra e libertà alle provinciali per dar vita al proprio logo alle comunali... Insomma, tanto per citare Mikail Gorbaciov, che di rivalità interne ai partiti ne sa qualcosa, "Io non mi sono addormentato una sera comunista ortodosso per svegliarmi una mattina socialista illuminato". Auguri a tutti...


Secondo episodio: risposta ufficiale della federazione provinciale del PRC.Dichiarazione di Enrico Flamini, segretario provinciale PRC.

"Inaccettabile quanto è avvenuto a Spoleto. Rifondazione comunista si presenterà con il proprio simbolo. Simbolo, storia e serietà che verranno difesi in ogni sede.
Quanto avvenuto oggi a Spoleto lascia davvero amareggiati e sconcertati
Rigettiamo questa modalità d'azione politica che per un po' di visibilità ricorre a notizie ed accuse false e tendenziose.
La lista di Rifondazione comunista, collegata al candidato Sindaco del centro sinistra Benedetti, è stata ammessa alle elezioni comunali di Spoleto del 6, 7 giugno prossimi con il proprio simbolo.
Ovviamente sarà cura del sottoscritto, in qualità di Segretario Provinciale della Federazione Prc di Perugia, difendere e tutelare il nome, il simbolo, la storia e la serietà del Partito della Rifondazione comunista - Federazione di Perugia in ogni sede".


Terzo e per il momento ultimo episodio: Dura condanna del Segretario regionale di Rifondazione Comunista, Stefano Vinti, che definisce giustamente tutta la vicenda come una "bufala"

"Rifondazione Comunista dell'Umbria esprime sgomento per la bufala che in queste ultime ore sta tenendo banco sulle pagine di alcuni quotidiani. La notizia che a Spoleto Rifondazione Comunista avrebbe depositato un simbolo diverso da quello del partito è quanto mai falsa e tendenziosa.
Stupisce la strumentalità di una polemica infondata al pari della superficialità di qualcuno che, senza previa verifica, ha cercato uno scoop senza alcuna aderenza alla realtà dei fatti.
Le compagne ed i compagni di Spoleto hanno lavorato in queste ultime settimane per la costruzione di una lista forte ed autorevole nel pieno rispetto della normativa e delle altre formazioni politiche. Rifondazione Comunista intende confrontarsi con tutte e tutti sulle questioni che interessano gli spoletini, con la serietà che ha sempre contraddistinto l'iniziativa del Partito a Spoleto e tutta la regione. Non siamo disposti a scendere al livello di qualche personaggio che, evidentemente povero di idee e progetti, si attacca alla calunnia solo ed esclusivamente per screditare Rifondazione Comunista. Per questo ci difenderemo in ogni sede affinché nessuno possa mettere in dubbio l'immagine, la correttezza, la trasparenza dell'operato del Partito e la dignità dei suoi militanti".


Speriamo che la questione finisca davvero qui.

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