giovedì 14 maggio 2009

Marina intervista Marina

Una candidata nella nostra lista, Marina Antonini, ha pubblicato su Spoleto City un'intervista a sè stessa sul proprio impegno in questa competizone elettorale.

Ecco il testo della sua autointervista:

"Marina intervista Marina.
E si dà del lei, per mantenere le distanze

Bene bene. Dunque lei, fondatrice del PD, si candida nella lista di Rifondazione

Si.
Ma non doveva darsi al giardinaggio?

Certo. Qualcuno mi voleva anche regalare paletta e secchiello.
E dunque?

E’ una questione di porte che si aprono e porte che si chiudono

Non sia sibillina

Una porta si apre e tu entri. Del resto ho sempre avuto la valigia in mano

Che valigia è?

E’ una valigia con dentro quello che conta per me. Democrazia. Partecipazione. Inclusione. Trasparenza. Etica. Non violenza. Questione ambientale. Ed è rosa.

Una valigia rosa? Lei è femminista?

Si

Non va più di moda.

Sono femminista lo stesso

E’ anche di sinistra?

Sono di sinistra

Non va più di moda

Sono di sinistra lo stesso

Dunque lei è un’anima in pena che vaga per la sinistra con una strana valigia rosa.

Ma la sinistra è divisa

Quando è divisa, la sinistra perde

E i cocci sono suoi

E’ già. Io credo nell’unità della sinistra, che però significa rispetto della pluralità. La sinistra moderna deve essere plurale. Guai se quando governa, se lo scorda e diventa monocratica. La sinistra deve avere le sue radici nella società. Esprimerla in tutte le sue componenti. Trovare una sintesi. E’ un compito storico.

Torniamo su questa terra: ma lei, dove si colloca?

Nella società civile. Nel volontariato. Nel mondo dell’ associazionismo. Con Beatrice Lilli e l’ Associazione Donne contro la Guerra ci siamo poste l’obiettivo prioritario di lavorare per affrontare concretamente il fenomeno della violenza sulle donne. Siamo determinate, testarde. Abbiamo delle proposte che sono state recepite nel programma di Rifondazione. Una porta aperta, appunto.

E poi cos’altro c’è nella valigia?

L’ambientalismo.

L’ambientalismo del fare? (l’intervistatrice sghignazza)

L’ambientalismo del fare bene, rispettando l’ambiente. E la salute. E il paesaggio.

E le pare che nella sinistra che governa ci sia tutto questo? (l’intervistatrice ha un tono ironico)

No, spesso…molto spesso… non c’è.

E mi pareva…. (ora il tono è un po’ sopra le righe…)

Bisogna che ci sia. Fuor di retorica. Sviluppo verde significa sviluppo verde.
Si guardi intorno: Cemento, macchine, ecomostri, centri commerciali come piovesse, centri storici svuotati, raccolta differenziata ad un misero 20%, energia solare sbandierata a destra e manca e per chilometri non c’è un pannello manco a pagarlo!

(l’intervistatrice è chiassosa)
E’ un grave ritardo storico. Ma solo il consenso può cambiare le cose. La gente deve sostenere i programmi verdi e solidali. E chi è eletto deve controllare che vengano realizzati. Si deve battere per realizzarli. Lei sa indicare un’altra strada?
Qui le domande le faccio io! (l’intervistatrice si incavola) Lei sa indicare un’altra strada?

No. L’unica strada è una buona politica. E buoni politici.

Siiiii! E CHE FILM E’ ???? (L’intervistatrice ha un tono molto, molto sarcastico)

Quindi scegliete, andate a votare, partecipate, controllate…

Basta, l’intervista è finita, la saluto

…non mollate, non disertate,non cedete, non…

Si vabbè… (l’intervistatrice se ne va)

Adesso che quella tipa depressa, sfiduciata e francamente irritante se n’è andata, ve lo voglio dire, sottovoce sennò mi sente, ma con tutto il cuore: resistete! Non mollate! Scegliete voi, andate a votare!

Marina Antonini"

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